PERCORSO



Dalle origini del Monoteismo al dialogo tra i Popoli

Il Museo Interreligioso è allestito nelle segrete medievali della Rocca Vescovile di Bertinoro. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni.
La prima è dedicata agli aspetti comuni tra Ebrei, Cristiani e Musulmani e mostra i legami storicamente più importanti tra le religioni monoteistiche: la città Santa di Gerusalemme e l’importanza del testo sacro. A partire dal faraone Akenathon per giungere fino a Mosè.

La seconda sezione è didascalica e affronta gli sviluppi storici che hanno portato le religioni a creare le loro specifiche identità. In essa sono stati ricostruiti luoghi ed ambienti fondamentali per la definizione dell’identità di ciascuna fede monoteista.
La terza sezione è dedicata alle esperienze immersive atte a comprendere la genesi e l’affermazione del monoteismo. In essa si mostra come il Dio unico si pone in relazione con l’uomo nella dimensione quotidiana della Storia.

Il Santo dei Santi

Nell’Ebraismo, il Santo dei Santi costituiva l’area più sacra del Tabernacolo prima e del Tempio di Salomone dopo. Il Santo dei Santi è stato ricostruito all’interno dell’antica e suggestiva cisterna cinquecentesca della Rocca, dove ora è possibile osservare una copia dell’Arca dell’Alleanza e odorare l’antica essenza dell’incenso preparato dal Sommo Sacerdote in persona.


Sala dell’Agorà

È il cuore del Museo e rappresenta il principale spazio di confronto fra le tre religioni. In essa sono ricostruite le vicende di Gesù, Mosè e del profeta Maometto per affrontare la questione della presenza di Dio nella storia. In essa è mostrato come il Dio unico pone la sua relazione con l’uomo nella dimensione quotidiana della storia. La sala contiene le rappresentazioni in plastico del Tabernacolo del Deserto, cioè il luogo della casa di Dio presso gli uomini, e del Secondo Tempio di Gerusalemme, costruito dopo il ritorno del popolo ebraico dalla schiavitù babilonese.


Sala di Mosè

La Sala di Mosè segna l’abbandono del politeismo attraverso le norme che Dio consegna all’uomo. Il Dio presentato in questa sala va alla ricerca dell’uomo e agisce  con – passione, cioè con empatia, comprendendone a pieno la condizione. L’episodio della stipula dell’Alleanza sancisce la parità del rapporto tra la divinità e l’uomo, garantita dal valore della libertà da Dio, dalla quale origina la libertà di religione e la libertà di espressione. In essa è presente il mosaico raffigurante l’episodio di Mosè nel Roveto Ardente, realizzato con la stessa tecnica impiegata dai mosaicisti bizantini nel VI e VII secolo.



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